Il 15 maggio si terrà il convegno degli Osservatori Digital Innovation su HR Innovation Practice. Sono stati molti gli spunti e le attività condivise. Un esempio interessante è il business case fatto su “Peopleness”, il progetto di formazione sviluppato da Up2you e Gruppo Marazzi, con @Isabella Mongiello.
Il progetto si chiama People-ness perché coinvolge i temi del benessere riferiti alla persona nella sua interezza. Ci sono temi più trasversali (se parliamo di emozioni o di relazioni positive stiamo riferendoci direttamente o indirettamente anche al modo in cui si sta in azienda). Altri temi, pensiamo ad esempio alla genitorialità o al care giving sono temi che insistono sulla vita delle persone in quanto tali, nella loro interezza.
Gli elementi che sono stati di maggiore disruption ma anche di change management per la realtà Marazzi in questo progetto sono:
- Elementi di co-costruzione del calendario degli eventi con la popolazione. Verranno infatti ingaggiati per capire quali sono i momenti migliori per poter fruire di questa formazione.
- La volontarietà nella partecipazione. Il progetto verrà finanziato e nonostante la formazione finanziata sia in genere percepita e divulgata come mandatoria, la scelta che abbiamo voluto fare è stata invece di lasciare che fossero le persone, tutte, a scegliere a cosa e quando voler partecipare. Il percorso è fruibile negli orari di lavoro, le tematiche sono tematiche che trovano un’applicabilità extra-lavorativa ma che riteniamo essere un potenziamento delle competenze soft delle nostre persone.
Questo progetto, portato avanti in un contesto predominante di fabbrica con elementi di innovazione riferiti all’ambito tecnico-produttivo, rappresenta con le sue tematiche e modalità “ultra soft” l’occasione di un cambio della cultura organizzativa.
I tre filoni su cui abbiamo sviluppato il progetto sono:
- Le emozioni e la salute mentale
- Le relazioni come chiave di benessere
- La diversità che fa la differenza
Sulle emozioni abbiamo lavorato sull’alfabeto (e l’alfabetizzazione) delle emozioni, la felicità come scienza e la voce, come strumento fisico (uno dei tanti!!) per stare bene e esprimere con intenzione i propri messaggi (che poi significare stare bene con se stessi!).
Sulle relazioni avvieremo con giugno dei webinar sulla genitorialità (quanto questo ruolo insiste sul nostro modo di stare e leggere la realtà, quanto ci misuriamo adeguati o non adeguati rispetto a un ruolo che non può parlare la lingua della performance?), sulla rete di connessioni che ci fa sentire ascoltati e compresi, sul ruolo di chi fa care giving ( e sugli impatti sulla propria vita in azienda e nel privato) e su un evento di sostegno al volontariato (come espressione del sé che dona).
Infine, sulla diversità abbiamo affrontato un webinar base sugli elementi del linguaggio ampio, sulle microaggressioni come tentativo di normalizzazione degli stereotipi e un workshop (in occasione della giornata contro la violenza sulle donne) in presenza di autodifesa al femminile.
La logica che sta sottesa a questo progetto è quella che la contaminazione, di contenuti, approcci e suggestioni, possa generare una cultura molteplice e variegata, capace di creare ascolto e empatia. E questo per un’azienda che vuole vivere e prosperare in questi anni significa creare le basi del benessere delle persone che vivono all’interno dell’organizzazione.
Durante la giornata del 15 maggio ci saranno molti spunti. Se vuoi partecipare scrivi a info@up2you.rocks.